RUBRICA DELL'AGRICOLTORE!
IL MELO...
LO SAPEVI CHE?
Pare che la prima mela risalga a 12milioni di anni fa.
E' davvero la mela il ''frutto proibito'' nel Giardino dell'Eden ?
La mela nella mitologia è conosciuta come ''pomo della discordia''.
La mela è un falso frutto.
La buccia fa bene!
ORIGINI
La storia della mela è molto antica.
Pare che la prima mela risalga a 7 -12 milioni, fossili e tracce genetiche dimostrano che questo e altri frutti della famiglia delle Rosaceae sono apparsi addirittura prima della preistoria, in Europa e Asia occidentale, molto prima che l’essere umano iniziasse a coltivarli.
Molti piccoli frutti delle Rosacea (ciliegie e lamponi) venivano mangiati dagli uccelli, che ne spargevano i semi, mentre alcuni alberi, come il melo, il pero e il pesco, avevano frutti troppo grandi per essere consumati dagli uccelli, questi venivano infatti mangiati da mammiferi di grandi dimensioni che cominciavano a consumarle e a diffonderne i semi.
Questa grande opera di disseminazione terminò circa 12mila anni fa al termine dell’ultima era glaciale. A questo punto le mele non erano ancora diffuse in tutto il mondo, in Europa e Asia occidentale.
In Europa già dal 1500; Greci; Etruschi; Romani coltivavano il melo. Furono proprio i Romani a coltivarlo e aver portato i semi e le piante di melo nelle isole britanniche, successivamente il melo arrivò anche in America con i primi coloni degli Stati Uniti.
Oggi il melo viene coltivato in tutte le zone temperate. Il principale paese produttore è la Cina seguita da Stati Uniti. Tra i paesi dell’emisfero settentrionale seguono Turchia, Polonia Italia e India, nell’emisfero meridionale il Cile.
In Italia per quanto riguarda la produzione siamo autosufficenti.
CURIOSITA'
Eva, la prima donna descritta nella Bibbia avrebbe colto e mangiato una mela dall’albero della conoscenza, ma è stato proprio il furto di questo “frutto proibito” a scatenare l’ira di Dio?
In realtà la Bibbia ebraica non menziona quale tipo di frutto mangiarono i nostri progenitori biblici. Non sappiamo quale frutto consumarono Adamo ed Eva, spiega il rabbino Ari Zivotofsky, professore di neuroscienze dell’Università israeliana di Bar-Ilan.
La scena al centro del peccato originale è descritta nella Genesi, il primo libro della Bibbia ebraica, poco dopo che Dio proibisce ad Adamo di mangiare “dell’albero della conoscenza”. Un serpente nel giardino, tuttavia, convince Eva a cibarsi del frutto proibito che avrebbe svelato agli uomini le conoscenze divine.
“Quando la donna vide che l’albero era buono da mangiare e una delizia per gli occhi, e che l’albero era desiderabile come fonte di saggezza, prese dei suoi frutti e mangiò. Ne diede anche un po’ a suo marito, e lui mangiò”
Come spiega Zivotofsky il frutto proibito che compare nel racconto biblico viene descritto solo come “il frutto dell’albero”. Nel libro della Genesi non compare nessun’altra spiegazione, non viene specificato il tipo di albero e tanto meno il frutto della discordia.
La mela nella mitologia greca è associata alla bellezza e alla fertilità. Gea, la Grande Madre mediterranea, offrì una mela a Era come dono nuziale, simbolo di fecondità. La mela, conosciuta anche come il "pomo della Discordia", fu al centro della contesa tra Giunone, Minerva e Venere, scatenando la guerra di Troia con la sua incisione "alla più bella". Queste storie e leggende hanno portato la mela a far parte di riti e tradizioni popolari, come la pratica di dividere una mela prima di entrare per la prima volta nel talamo nuziale o di inviarla come dichiarazione d'amore.
GENERALITA'
Il Melo domestico (Malus domestica) è una pianta da frutto appartenente alla famiglia delle Rosacee, che si presenta come un albero deciduo di 3-10 metri di altezza con apparato radicale superficiale e chioma densa ed espansa. Le varietà coltivate del melo possono presentare diverse tipologie di portamento, tra cui l'eretto, l'espanso e il pendulo.
Le piante nate da seme richiedono una lunga fase giovanile di durata variabile da 4 a 8 anni, durante la quale sono improduttive e caratterizzate da foglie piccole e l'assenza di gemme a fiore. La corteccia dei rami è di norma di colore rosso-bruno e liscia, con lenticelle evidenti.
Le foglie sono alterne e di colore verde intenso, con forme e margini variabili.
Il fiore è costituito da un calice con cinque lobi e cinque petali di colore bianco-rosato. I fiori sono riuniti in un corimbo provvisto di una rosetta di foglie.
La mela, è un falso frutto, in quanto deriva dall'accrescimento del ricettacolo fiorale. Il frutto è costituito da un epicarpo (epidermide cerosa), da un mesocarpo polposo e da un endocarpo coriaceo composto da cinque logge, avvolte da cinque carpelli, contenenti di norma due semi ciascuno.
In Italia, ci sono diverse varietà di mele coltivate, alcune delle principali includono:
Golden Delicious
Red Delicious
Gala
Granny
Fuji
Per quanto riguarda il portainnesto, in genere viene innestato sulla pianta madre quando questa è ancora giovane e in fase di crescita. Il momento ideale per l'innesto dipende dalla varietà di mele e dal clima della zona in cui si trova l'albero. In genere, l'innesto viene effettuato in primavera o in autunno, quando la pianta è in riposo vegetativo.
STAGIONALITA' DELLE MELE
In Italia, le mele sono generalmente disponibili durante l'autunno e l'inverno, anche se alcune varietà possono essere trovate durante l'estate. L'inizio della stagione delle mele dipende dalle varietà coltivate e dalla zona geografica.
In generale, la maggior parte delle varietà di mele sono disponibili in Italia tra settembre e gennaio/febbraio, periodo in cui sono al loro massimo della maturazione e del sapore. Tuttavia, la disponibilità delle varietà specifiche di mele può variare a seconda della zona geografica, del clima e della stagione.
LA MELA E' UN FALSO FRUTTO
La mela è considerata un falso frutto perché la parte commestibile della mela, ovvero la polpa dolce e succosa, non deriva direttamente dall'ovario della pianta come accade nei frutti veri e propri.
In realtà, la mela nasce da un fiore con molteplici carpelli, ovvero parti che formano l'ovario, ognuno dei quali può produrre un seme. Durante lo sviluppo del frutto, i carpelli si uniscono tra loro, formando il cosiddetto ricettacolo. Quest'ultimo diventa quindi il frutto che vediamo e mangiamo, ma i semi contenuti all'interno provengono dai singoli carpelli e non dall'ovario della pianta.
In altre parole, la mela è un falso frutto perché la polpa commestibile deriva dalla trasformazione del ricettacolo, mentre il vero frutto è rappresentato dai semi contenuti all'interno del ricettacolo stesso. Questo vale per molte altre piante, come per esempio le fragole, le ciliegie, le pere e i fichi.
PROPRIETA' NUTRIZIONALI
La mela è un frutto che contiene molte sostanze preziose per il nostro organismo. Oltre all'acqua (82,5 g), ai zuccheri semplici e alle fibre, la mela contiene una vasta gamma di micronutrienti, tra cui la vitamina C, tutte le vitamine del gruppo B, la vitamina A, la vitamina E e la vitamina K, seppur in limitate percentuali.
100 g di mela con la buccia contengono 85,2 g di acqua, 0,2 g di proteine, 10 g di carboidrati disponibili, 10 g di zuccheri solubili e 2,6 g di fibre totali, suddivise in 0,73 g di fibre solubili e 1,84 g di fibre insolubili. La mela è anche una buona fonte di sali minerali, tra cui potassio, rame, ferro, calcio, sodio, fosforo, zinco e magnesio, nonché di tracce di altri minerali.
Tra i composti presenti nella mela che hanno un'azione protettiva per il nostro organismo, spiccano il potassio e il rame.
La buccia della mela è particolarmente ricca di nutrienti, come i polifenoli e le fibre, ed è quindi consigliabile mangiarla integra dopo averla ben lavata. Tra i composti presenti nella buccia ci sono anche i triterpenoidi, che in base a uno studio scientifico sono associati a un minore rischio di tumore al seno, al colon e al fegato.
Inoltre, la mela è un frutto molto saziante grazie alla sua elevata percentuale di acqua e di fibre, in particolare la pectina. Ha un apporto calorico molto basso, di soli 44 kcal per 100 g. Le fibre presenti nella mela favoriscono il benessere dell'intestino, stimolando la crescita di un sano microbiota e regolarizzando la sua funzionalità in caso di stitichezza o diarrea. Inoltre, le fibre contribuiscono a controllare i livelli di colesterolo cattivo e di glicemia, il che la rende un frutto particolarmente indicato per le persone affette da diabete o da problemi di colesterolo alto.