RUBRICA DELL'AGRICOLTORE!
LA PATATA...
LO SAPEVI CHE?
La NASA seleziona patate da coltivare nello spazio
La patata è anche blu, viola e rossa
La patata era l'alimento delle carestie
Con le patate si fa la Vodka
La NASA ha deciso di continuare i suoi esperimenti "agricoli" sulla coltivazione di verdure nello spazio, in particolare per capire se le patate potranno essere coltivate su Marte. In collaborazione con l'International Potato Center (CIP) peruviano, la NASA ha selezionato cento varietà di tuberi, quaranta delle quali originarie delle Ande, abituate a riprodursi anche in un terreno arido e roccioso, e sessanta geneticamente modificate per resistere a diversi patogeni e sopravvivere con poca acqua e sale.
Le patate saranno trasportate in uno speciale laboratorio a Lima dove verrà simulata l'atmosfera marziana, prevalentemente composta da anidride carbonica, e verranno esposte a intense radiazioni ultraviolette per capire se sono in grado di crescere in un ambiente estremo come quello del pianeta rosso. Alla fine dell'esperimento, verranno selezionate le varietà che hanno resistito alle condizioni critiche e che sono riuscite a riprodursi.
Se nessuna patata dovesse superare il test, la NASA ripeterà l'esperimento con un altro metodo di coltivazione, probabilmente lo stesso utilizzato per le verdure di Project Veggie. L'obiettivo è quello di avere risultati concreti entro un anno o due, in tempo per la prossima missione su Marte.
In questo modo, la NASA sta cercando di risolvere uno dei problemi principali per la colonizzazione di Marte, ovvero come fornire cibo ai futuri coloni. La coltivazione di verdure nello spazio rappresenta un'opzione interessante per garantire un'adeguata alimentazione ai futuri astronauti e per ridurre i costi di trasporto di cibo dalla Terra a Marte.
Le patate sono una tipologia di tubero conosciuta e apprezzata per il loro sapore, solitamente caratterizzate dalla polpa interna di colore bianco o giallo e dalla buccia di colore grigio-marroncino. Tuttavia, esistono molte varietà di patate con colori diversi sia per quanto riguarda la polpa che la buccia, tra cui patate viola, blu e rosse, con origini e caratteristiche diverse rispetto alle classiche patate bianche o gialle a cui siamo abituati.
Le patate viola e blu, in particolare, sono solitamente più farinose rispetto alle classiche patate gialle o bianche. Alcune varietà di patate viola e blu includono la "velvet Queen" con polpa blu e buccia viola, la "Blu star" con polpa di colore blu e buccia grigia, e la "vitelotte", una patata proveniente dal Perù e dal Cile, molto antica e non geneticamente modificata, con una polpa soda e farinosa, dalla forma allungata e rugosa e dal colore della buccia molto scuro.
Le patate viola e blu sono ricche di antocianine, che sono sostanze idrosolubili appartenenti alla famiglia dei flavonoidi. Queste molecole sono dei forti antiossidanti capaci di combattere i radicali liberi e prevenire l'invecchiamento cellulare, proteggendo il corpo anche da molte malattie degenerative e riducendo i danni al DNA. Le patate viola e blu contengono anche fibre, vitamina C, ferro e potassio, minerali fondamentali per la salute del corpo umano.
ORIGINI DELLA PATATA
Originaria della regione delle Ande, la patata è stata coltivata sin dai tempi delle civiltà precolombiane. Tuttavia, fu grazie ai viaggi dei conquistadores spagnoli, guidati da Pizarro, che gli europei ne vennero a conoscenza nel XVI secolo. Tra il 1580 e il 1585, la patata fu introdotta in Europa, arrivando anche in Italia dalla Spagna e dal Portogallo, grazie ai padri Carmelitani scalzi.
Inizialmente, la patata non ebbe una grande fama a causa di alcune confusioni: infatti, molti mangiavano erroneamente le foglie e i frutti al posto dei tuberi, con conseguenze negative per la salute. Tuttavia, in alcuni Paesi europei la patata iniziò a essere apprezzata e consumata soprattutto in risposta alle carestie che afflissero diverse nazioni nel XVII e XVIII secolo.
L'agronomo Parmentier giocò un ruolo fondamentale nella diffusione della patata in Francia. Dopo averne apprezzato le virtù durante la prigionia in Germania, Parmentier la presentò ad un premio indetto dall'Accademia di Besançon dedicato ai cibi adatti a fronteggiare povertà e carestie. L'interesse per la patata aumentò grazie alla sua capacità di crescere anche in terreni poveri e per il fatto di essere pronta all'utilizzo senza necessitare né di un mugnaio né di un fornaio, a differenza del pane. Grazie alla promozione di Parmentier, la patata vinse la competizione e divenne sempre più popolare, anche grazie all'appoggio di re Luigi XVI, che adottò alcune misure per diffonderne la coltivazione tra i contadini.
In Italia, la coltivazione della patata iniziò in misura significativa a cavallo tra il Settecento e l'Ottocento, ma divenne parte integrante della produzione agricola e dell'alimentazione degli italiani solo a partire dalla seconda metà dell'Ottocento. Oggi, la patata è uno dei tuberi più famosi e amati al mondo, utilizzato in numerose ricette della cucina internazionale.
La patata è una delle materie prime utilizzate per la produzione della vodka. In particolare, la patata viene utilizzata per la produzione di vodka di alta qualità, poiché è una fonte di amido molto ricca e contiene poche proteine e grassi che possono influire sul sapore finale della vodka.
Il processo di produzione della vodka a base di patate inizia con la selezione delle patate di alta qualità e la loro pulizia. Dopo di che, le patate vengono sbucciate e macinate per ottenere la polpa e la fecola. Questo composto viene poi mescolato con acqua e lasciato a fermentare con lieviti specifici per alcuni giorni, fino a raggiungere i gradi alcolici necessari.
A questo punto, il composto viene sottoposto a una prima distillazione, dalla quale si raccoglie il vapore prodotto, e una seconda distillazione, fondamentale per eliminare le sostanze più pesanti e leggere come anidride solforosa e aldeidi. Durante il processo di distillazione, il mastro distillatore può decidere di ripetere il processo più volte per ottenere un distillato ancora più limpido ed inodore, fino ad ottenere un gusto neutrale.
In definitiva, la patata è una materia prima importante per la produzione della vodka, in quanto permette di ottenere un prodotto di alta qualità caratterizzato da un gusto morbido e vellutato. La vodka a base di patate è apprezzata per la sua purezza e il suo gusto neutrale, che la rendono un'ottima base per la preparazione di cocktail e bevande miscelate.